Pola, il capoluogo storico dell'Istria
Pola, centro amministrativo dell'Istria in Croazia , l'antica Pietas Julia di fondazione Romana. In Istria Pola è da sempre considerata il capoluogo storico dell'Istria. La sua posizione strategica nell'Adriatico, lo sviluppo delle attività commerciali, portuali e dei collegamenti terresti, hanno contribuito alla crescita della città fin dall'epoca romana. Del passato romano rimane una traccia indelebile per i polesani: l'Arena, su pietra bianca d'Istria, di sfondo al mare.
La storia di Pola
Pola nasce sotto il dominio Romano. Dell'antica Pietas Julia Pola conobbe il suo sviluppo legato all'attività portuale con il dominio della Serenissima. La caduta della Repubblica di Venezia segnò per la città di Pola una vera progressione: l'impero Austro-Ungarico scelse infatti di sviluppare la marina navale e l'arsenale.
Con la fine del primo conflitto mondiale, Pola e tutta l'Istria vengono annesse all'Italia. Pola divenne così capoluogo della provincia dell'Istria, che grossomodo, ricalca tutta la regione storico-geografica istriana. A Pola si sviluppò una fiorente attività legata al suo porto finché non avvenne la seconda guerra mondiale.
Pola subì l'occupazione tedesca prima e jugoslava dopo, fin quando non divenne, a seguito della fine della guerra e prima del Trattato di Pace del 1947, un exclave italiana ove moltissime famiglie provenienti da tutta l'Istria si rifugiarono.
Durante quel periodo moltissimi polesani chiesero a gran voce un plebiscito affinché la città non fu annessa alla Jugoslavia. Un episodio culminante accadde a Pola nell'estate del 1946, quando, in una tranquilla giornata d'estate, centinaia di polesani furono uccisi da delle mine non disinnescate nella spiaggia di Vergarolla. Questo fu, un campanello d'allarme, che sfiduciò la maggioranza della popolazione italiana nel tornare sotto Roma. I Trattati di Parigi del 1947 consegnano gran parte dell'Istria, Pola inclusa, alla Jugoslavia.
Un'altro episodio eroico fu dell'insegnante Maria Pasquinelli, che uccise con fermezza il generale inglese De Windon rivendicando la millenaria appartenenza di Pola e dell'Istria all'Italia. La storia, non a lieto fine per circa 30.000 polesani, fu la scelta di abbandonare tutto e di partire per l'Italia. Un simbolo dell'esodo infatti è la motonave Toscana, che per ben 12 viaggi, fece la spola tra Pola ed i porti di Venezia ed Ancona.
Dal 1947 Pola è diventata Pula e solo nel 1991 fu parzialmente ripristinato il bilinguismo. Oggi fa parte della Repubblica di Croazia ed è l'attuale sede del governo della Regione Istriana.
Nativi di Pola sono le attrici italiane Alida Valli e Laura Antonelli, il cantautore Sergio Endrigo, la star internazionale Lidia Bastianich.
Cosa vedere a Pola
L'Arena di Pola è l'unico esempio di anfiteatro Romano direttamente sul mare, ben conservato e tutt'oggi usato per concerti.
Città portuale, capoluogo storico dell'Istria, il centro storico si innesta con il caratteristico Arco dei Sergi nel quale parte la via Sergia che porta al Tempio di Augusto, un tempio dedicato all'imperatore Ottaviano.
A Pola è possibile passeggiare in una città multietnica per eccellenza: in ogni angolo di Pola è possibile scorgere lineamenti veneziani, asburgici e slavi con il valore aggiunto di avere come epicentro il bellissimo mar Adriatico ed il suo porto.
Le spiagge attorno a Pola sono molto belle, sono per di più sassose ma con un mare limpido e cristallino. Tra le spiagge in risalto, spicca Verudella.
Da Pola è possibile raggiungere le spiaggie e le insenature di Medolino e Capo Promontore ed il Parco Nazionale delle Isole Brioni, raggiungibile via Fasana.
Come raggiungere Pola
Pola è raggiungibile con l'autostrada A9 Istriana, da Trieste passando per Capodistria/Koper in direzione Portorose/Portoroz sino al confine di stato sloveno-croato. Dal confine proseguire seguendo le indicazioni per l'autostrada in direzione Pola/Pula.
Pola è raggiungibile anche con la ferrovia, anche se non esiste un collegamento diretto con l'Italia.
Pola è dotata anche di un aeroporto con alcune tratte rafforzate durante il periodo estivo con le principali capitali europee.